Ombreggiatura, illuminazione, riscaldamento, sistemi d’allarme, sistemi audio e video.
Questi sono solo alcuni sistemi di controllo che quotidianamente ci ritroviamo a gestire e a controllare in casa. Tra apparecchi elettrici, interruttori, prese elettriche e elettrodomestici, si può arrivare tranquillamente a 150 dispositivi.
Questo è quello che avviene in un impianto tradizionale: riscaldamento, allarmi, telecamere si attivano tramite normali dispositivi, come pannelli di controllo, interruttori, telecomandi, che NON sono in grado di interagire completamente tra loro e che NON possono essere governati da un unico strumento di gestione e programmazione.
Domotica: controllo da locale e da remoto
L’impianto domotico, invece, prevede un sistema di controllo centralizzato, o ad intelligenza distribuita, capace di attuare non solo i comandi impartiti dall’utente, ma anche di monitorare parametri ambientali e regolare di conseguenza i dispositivi domestici, nonché di gestire l’eventuale tele-assistenza a seguito di segnalazioni.
La ricerca “Smart Home” dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato come il giro di affari della domotica in Italia nel 2016 sia stato di 185 milioni di euro.
Dalla domotica derivano i concetti di “casa intelligente” e del “building automation” (automazione degli edifici).
La casa intelligente [Continua a leggere]